Alimentazione e reflusso gastro-esofageo

Il reflusso gastroesofageo rappresenta una condizione fisiologica piuttosto diffusa di cui sempre più persone soffrono ogni giorno: si stima che, solo in Italia, sia circa una persona su tre ad esserne colpita.

Il disturbo è causato dal contatto tra i succhi gastrici prodotti dallo stomaco e le pareti dell’esofago, da cui deriva la fastidiosa sensazione di bruciore che lo caratterizza. Ciò avviene quando la valvola che risiede all’estremità dell’esofago, il cui ruolo è quello di impedire il passaggio di sostanze dallo stomaco all’esofago, non funziona correttamente: in questo caso, si può verificare una risalita di acidi, bile e residui di cibo.

Sebbene esistano farmaci studiati appositamente per la cura di questa condizione, esistono alcuni accorgimenti che riguardano la dieta che possono aiutare notevolmente ad attenuare i sintomi del reflusso gastroesofageo.

Soffri di reflusso gastroesofageo? Ecco cosa non mangiare.
È importante prestare molta attenzione agli alimenti presenti nella propria dieta che possono inasprire i sintomi del reflusso gastroesofageo. Stare attenti a tavola è il primo passo per guarire, quindi occhi aperti ai cibi da evitare!
In particolare, sono sconsigliati:

  • Cibi a lenta digestione.

La velocità di svuotamento dello stomaco è fondamentale per evitare una risalita dei succhi gastrici: per questa ragione è bene evitare tutti quegli alimenti che ritardano la digestione, come ad esempio cibi ricchi di grassi. In questa categoria rientrano le carni grasse, i formaggi stagionati, gli insaccati, i fritti e, ebbene sì, anche il cioccolato!
Da bandire anche i cibi molto conditi, come salse o sughi particolarmente oleosi, il burro, lo strutto e alimenti ad alto contenuto di zuccheri.

  • Da evitare anche le bibite gassate, che contribuiscono ad aumentare la quantità di aria presente nella sacca gastrica, amplificando così la pressione all’interno dello stomaco e stimolando il rigurgito del suo contenuto.
  • Alimenti irritanti per lo stomaco, tra cui in particolare: alcolici e superalcolici, aceto, tè, caffè, cacao, menta, pepe e peperoncino, spezie, succo di pomodoro e ogni altro elemento che stimoli la produzione di acido gastrico.
  • E per quanto riguarda il latte?

Nonostante la sua basicità possa fungere da contrasto all’acidità presente nello stomaco, allo stesso tempo il latte è ricco di grassi e proteine che aumentano la secrezione di acidi gastrici. La parola d’ordine in questo caso è moderazione: anche se inizialmente il latte può essere in grado di attenuare i sintomi del reflusso, se ingerito in grandi quantità può infatti peggiorare la situazione.

Quali sono invece i cibi da prediligere in caso di reflusso?
In caso di reflusso gastroesofageo, è importante prediligere alimenti come verdure, da mangiare in soprattutto durante i pasti principali, cereali e frutta (fatta eccezione per gli agrumi). Attenzione però a non eccedere: cibi ad alto contenuto di fibre possono accentuare il disturbo.
Puoi dire sì anche alle carni magre, come il pollo, il tacchino, il coniglio o il vitello. Il pesce sarà la tua fonte proteica ideale, ma stando attenti a limitare il consumo di quelli molto grassi, come il salmone, e di crostacei e molluschi. Ideale invece il consumo di merluzzo, orata, branzino, tonno e gamberi.
Al contrario di quanto si pensa, non è necessario eliminare del tutto latticini e derivati, ma basta effettuare una selezione di quelli più adatti alle tue condizioni: meglio quindi prediligere il formaggio di capra, la ricotta e il parmigiano.

Attenzione alla cottura degli alimenti.
La dieta prevista per chi soffre di reflusso gastroesofageo richiede attenzione non solo agli alimenti, ma anche alle metodologie di cottura.
In linea generale, è meglio prediligere cibi cotti tramite bollitura, lessatura o al vapore. Da evitare assolutamente invece quelle tipologie di cottura violente, come ad esempio la frittura.
La regola d’oro in questo caso è evitare gli eccessi: niente cibi crudi o stracotti come carpacci, tartare o, al contrario, brasati, zuppe e bolliti.

Impara a coltivare buone abitudini a tavola.
Per alleviare i sintomi del reflusso gastroesofageo è importante coltivare alcune semplici quanto sane abitudini.

  • Evita i pasti troppo abbondanti, soprattutto la sera.
  • Bevi più acqua: i liquidi aiutano a proteggere le mucose dall’acidità dei succhi gastrici.
  • Mantieni una postura eretta durante e dopo i pasti.
  • Mastica lentamente.
  • Non condire troppo gli alimenti e prediligi sempre l’olio extra-vergine d’oliva, in quantità moderate.
  • Mangia meno, ma più spesso: il consumo frequente di porzioni ridotte, ad esempio, ogni tre ore, aiuta la digestione e il metabolismo.
  • Evita di mangiare poco prima di andare a letto.
  • Meglio consumare il cibo a temperatura media.
  • Ai cibi industriali, contenenti grandi quantità di additivi, prediligi alimenti naturali.

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