LA CAPSULA ENDOSCOPICA: UNA SOLUZIONE ALTERNATIVA ALL’ENDOSCOPIA

La capsula endoscopica è una soluzione diagnostica non invasiva per la visualizzazione dell’apparato digerente e in particolare del piccolo intestino (composto da duodeno, digiuno e ileo), di recente introduzione.

Benefici.
Data la maggiore difficoltà di analisi dell’intestino tenue tramite normali procedure endoscopiche, la capsula endoscopica rappresenta un’innovazione in grado di individuare lo sviluppo di svariate patologie occulte.
La video capsula da sola consente infatti di ottenere risultati affidabili laddove, tradizionalmente, servirebbero in genere almeno più di tre esami diagnostici diversi.

Come funziona la capsula endoscopica?
Si tratta di una capsulamonouso, ingeribile, dotata di una o due telecamere che acquisiscono immagini dell’intestino mentre lo percorrono sfruttando il suo naturale movimento. È disponibile in quattro modelli, ciascuno ottimizzato per un preciso segmento o patologia gastrointestinale (intestino tenue, intestino crasso, tratto gastrointestinale superiore, malattia di Crohn).

In quali casi è indicata.
Le indicazioni per l’utilizzo della capsula endoscopica sono: sanguinamento dell’apparato digerente oscuro non a carico dell’esofago, dello stomaco e del colon e in tutti i casi non rilevabili con colon e gastroscopia. Negli ultimi anni, poi, le indicazioni si sono allargate. Si è visto che può essere utile quando c’è una celiachia che non risponde al trattamento, nei casi di malattia di Crohn difficili da diagnosticare, in caso di malattie genetiche che possono portare al tumore dell’intestino, come la Sindrome di Peutz-Jeghers, o se si sospetta la presenza di polipi.
L'intestino tenue non è facilmente studiabile con l'endoscopia convenzionale (enteroscopia), ed al suo interno possono svilupparsi varie patologie che possono essere causa di sanguinamenti oscuri occulti determinanti anemie croniche. Capire come funziona la capsula endoscopica è utile anche al fine di essere in grado di valutare con più criterio il metodo diagnostico migliore (che è comunque appannaggio del medico, ma l’ultima scelta spetta sempre al paziente) e di comprendere il tipo di vantaggi e svantaggi che può dare.
La capsula endoscopica rappresenta una innovazione che a tutt'oggi non sostituisce comunque né la colonscopia né la gastroscopia diagnostica. Le sue dimensioni sono di poco più grandi di una compressa di antibiotico; a volte l'esame può non essere completato per via dell'autonomia limitata delle batterie, che in caso di maggiore tempo di permanenza nell’intestino può esaurirle prima di completare il tragitto.

Controindicazioni.
È preferibile evitare l’utilizzo della capsula endoscopica in tutti quei soggetti che presentano le seguenti condizioni:

  • Problemi di deglutizione
  • Utilizzo di farmaci anti-infiammatori non steroidei (i cosiddetti FANS)
  • Malattia di Crohn diagnosticata
  • Presenza di impianti elettromedicali cardiaci (come ad esempio il pacemaker)
  • Neuropatia diabetica
  • Chirurgia addominale precedente

Non è invece possibile effettuare in nessun caso l’esame tramite video capsula qualora si sospettino o si accertino:

  • Occlusioni intestinali
  • Stenosi e fistole
  • Gravi deformità del tratto gastrointestinale
  • Stato di gravidanza
  • Condizioni fisiche e psicologiche ritenute dal medico non idonee all’esame.

Preparazione.
La preparazione per effettuare un esame tramite capsula endoscopica prevede principalmente la sospensione dei medicinali a base di ferro e il mantenimento di un adeguato regime alimentare nei tre giorni precedenti all’appuntamento.

In linea generale, è bene evitare di assumere alimenti ricchi di scorie, come frutta, verdura o cibi integrali. Il giorno che precede l’esame sarà accompagnato dall’assunzione di speciali lassativi da sciogliere in soluzione acquosa, in grado di liberare il tratto gastrointestinale e renderne più semplice la visione.
Per questo motivo, è preferibile mantenersi leggeri a pranzo e ricordarsi di non ingerire cibi solidi a cena, ma preferire liquidi come brodi o tisane. È inoltre richiesto al paziente di rimanere a digiuno per almeno tutte le dodici ore che precedono l’esame.

Procedimento.
Prima di procedere con l’esame, sull’addome del paziente vengono applicate otto antenne che hanno lo scopo di contribuire alla trasmissione delle immagini catturate dalla video capsula.

La capsula endoscopica è generalmente di ridotte dimensioni e può essere ingerita sorseggiando normalmente dell’acqua. Da quel momento in poi, la telecamera contenuta trasmetterà tutte le immagini catturate durante il percorso effettuato nel tratto gastrointestinale, della durata di circa otto ore, aiutando ad evidenziare possibili anomalie presenti. È bene ricordarsi di bere non prima delle due ore successive all’ingestione della video capsula ed evitare di alimentarsi prima delle quattro ore successive.

Durante questo lasso di tempo, è possibile comunque svolgere normalmente tutte le proprie attività quotidiane.

Una volta terminata la procedura, la capsula endoscopica viene espulsa naturalmente tramite l’evacuazione e può essere successivamente riutilizzata.

Complicanze.
La principale complicanza che riguarda la capsula endoscopica è collegata alla possibilità di ritenzione intestinale della stessa. Soprattutto in presenza di determinate patologie che causano restringimenti anomali delle pareti intestinali, come ad esempio stenosi, può verificarsi un’incarcerazione della video capsula che ne richiederebbe la rimozione tramite tradizionale esame endoscopico o, nei casi più estremi, l’intervento chirurgico. È bene sottolineare come, tuttavia, tali restringimenti possono essere presenti talvolta anche in soggetti sani.
Nei pazienti più a rischio, il medico potrebbe richiedere l’esecuzione di un test di prova tramite l’ingestione di una speciale capsula, di uguale forma e dimensione, a base di metilcellulosa: in caso di ritenzione della capsula, questa verrebbe disciolta naturalmente nel giro di alcune ore e consentirebbe di individuare eventuali rischi di complicazione nell’utilizzo della video capsula vera e propria.

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